Giu 14

Il Menotti Art Festival a Venezia con SpoletoMeetingArt

La Kermesse Spoletina ha svolto un’intensa attività culturale, artistica e relazionale con numerose visite a monumenti e luoghi artistici insieme alle autorità locali del Comune di Venezia, consorzi di operatori turistici , albergatori. Il Prof. Luca Filipponi ha presentato ufficialmente il Progetto Art In The City che potrà essere ripetuto a Venezia e quello della Cittadella dell’Arte che ha trovato notevole interesse nella serenissima:” In tutto il Comune ed il circondario di Venezia ci sono oltre cento luoghi da assegnare o gestire, di cui alcuni molto importanti ed anche in buono stato o parzialmente ristrutturati, c’è una buona sintonia “. Nella giornata di domenica 14 giugno è stata presentata la Mostra Spoleto Meeting Art Venezia a cura di Paola Biadetti, con la presenza di nove Artisti presso Villa Pannonia Venezia Lido. Il Prof. Luca Filipponi e la Prof.ssa Assunta Cuozzo hanno presentato i nove artisti presenti che esporranno in Villa Pannonia fino all 9 Luglio: Amato Silvio, Bellanca Morena, Bellon Miriam, Craia Silvio, Gregorio Luigi, LiGotti Annamaria, Ludi Lorenzo, Maiorini Piergiorgio, Marjanovic Scalise Nikolina. Il Menotti Art Festival Spoleto sta esponendo a Bruxelles fino al 31-10-2020, a L’Aquila con l’Americano Edward Evans a palazzo Burri Gatti, a Spoleto caffè Letterario del Sansi via della Salara Vecchia 21 con Pietro Camardella noto Designer e poi a Venezia. L’Arte non si ferma e a settembre (25-28 settembre 2020) il Festival è già sold out.

Giu 06

Pietro Camardella Designer Pininfarina a Spoleto fino al 30 Giugno

Il Menotti Art Festival Spoleto continua le attività preparatorie alla kermesse di settembre con la mostra del designer Ferrari e di importanti brand, Pietro Camardella che va a rafforzare il rapporto tra l’associazione Spoleto Art Festival ed il gruppo dei designer internazionali che fanno capo all’artista e sculture Antonio Perotti. La mostra a cura della fotografa e artista romana Paola Biadetti e con la supervisione artistica dello stesso Perotti resterà aperta dal 2 giugno al 30 giugno presso la Galleria di Spoleto denominata Caffè Letterario del Sansi sarà presentata con la partecipazione dell’artista il giorno 20 giugno alle ore 17. Alla presentazione sarà messa in evidenza  l’evoluzione dello stesso da parte del Critico Sandro Costanzi e del prof. Luca Filipponi con il supporto di Antonio Perotti, che da Salerno si accosterà in Spoleto, per raccontare il designer, Paola Biadetti come direttore artistico dello Spoleto Meeting art e della comunicazione del Menotti. Soddisfatto il presidente del Menotti Art Festival Spoleto Luca Filipponi ha dichiarato: “Forse è ora che anche nell’arte il merito e la voglia di fare sempre il top riescano ad affermarsi e dominare altrimenti in un contesto molto competitivo post crisi sarà difficile emergere in un contesto globale, le arti dovranno essere interpretate anche come strumenti di sviluppo ed apertura”.

Vi aspettiamo al Menotti Art Festival Spoleto ci sarà dal 25 al 28 settembre per una settimana nella quale le arti e gli artisti saranno veramente protagonisti. Alla presentazione del 20 giugno parteciperanno numerosi manager, artisti e designer, alle ore 17 per celebrare Camardella.

Mag 26

Grande ripartenza del Menotti Art Festival Spoleto

E’ stata presentata la Mostra Spoleto Meeting Art Primavera con la cura e la direzione Artistica di Paola Biadetti che ha visto la presenza di ben dieci artisti: Angelini Rossana, Bellanca Morena, Cruciani Luca, Giuffrè Valerio,Gregorio Luigi, Ludi Lorenzo, Rossi Luigi, Serafini Elisabetta, Vetturini Luciano, ospite speciale Silvio Craia.Alla presentazione hanno presenziato il Presidente del Menotti Art Festival Spoleto Prof. Luca Filipponi, il Direttore Artistico Paola Biadetti, lo storico e critico d’arte Sandro Costanzi, l’attrice Adelaide Parolini che ha recitato un Testo sulle Arti di Franca Valeri. Soddisfatto il Presidente Luca Filipponi:” Oltre a Spoleto siamo ripartiti con attività importanti a l’Aquila con la Mostra dell’Americano Edward Evans a Palazzo Burri-Gatti, a Venezia con lo Spoleto Meeting Art a Villa Pannonia, mentre per Settembre abbiamo il sold out”. La mostra resterà aperta fino al 31 Maggio in via della Salara Vecchia 21, nel mese di Giugno esporrà il famoso Designer e Manager della Fiat Pietro Camardella.

Apr 08

Marcello Bemporad: E’ scomparso un grande amico della città di Spoleto

Marcello Bemporad all’età di 81 anni è venuto a mancare ieri 7 Aprile 2020. Il Manager romano è stato per moltissimi anni dirigente della RAI per poi passare alla Presidenza del Consiglio con il ruolo di Dirigente Generale e Direttore del Pore. Negli ultimi anni della sua vita ha pubblicato il libro della sua famiglia ed ha svolto attività come consulente e scrittore. Il suo amore per la città di Spoleto lo aveva spinto a vivere nel centro storico e a seguire in maniera appassionata tutti i principali appuntamenti della città ed in modo particolare il Festival dei Due Mondi.
Luca Filipponi Presidente del Menotti Art Festival Spoleto che lo aveva conosciuto nel 2002 nei palazzi Bruxellesi lo ricorda così:” Una persona di grande cultura e di fortissimo acume sui temi politici ed istituzionali, ci confrontavamo spesso su molte tematiche. Una grande perdita per tutti noi e per la città di Spoleto”.

Apr 07

500 anni dalla Morte di Raffaello

Inizia con Raffaello Sanzio la nostra rubrica Personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia, sia in questo periodo, che in futuro, sarà sicuramente piacevole sapere di quanta storia e cultura è ricco il nostro paese.“Qui è quel Raffaello da cui, fin che visse, MadreNatura temette di essere superata da lui e quando morì temette di morire con lui.” epigrafe sulla tomba di Raffaello nel Pantheon di Roma

“Ero andato a vedere quel quadro (la Madonna della seggiola; Firenze) per spassarmela; ed ecco che mi trovo davanti alla pittura più libera, più salda, più meravigliosamente semplice e viva che sia dato di immaginare.” Pierre Auguste Renoir.

Il 6 aprile 1520, Raffaello Sanzio muore a Roma; secondo alcune interpretazioni storiche, nel giorno del suo trentasettesimo compleanno (il Vasari invece indica la nascita il venerdì santo del 28 aprile del 1483). A cinquecento anni da quell’evento il mondo si ferma e per un attimo dimentica l’ossessione della pandemia per ricordare questo gigante dell’arte e dell’umanità. La Città News vuole ricordare per voi questo genio italiano. Per farlo è opportuna una breve premessa storica e richiamare lo straordinario periodo in cui visse ed operò il grande pittore di Urbino: il Rinascimento italiano ed europeo. La storiografia e la storia dell’arte raccontano questo periodo come una rinascita. Questo è vero ma non è tutta la verità; in realtà si tratta di una complessa catena di fenomeni storico-sociali con importanti ricadute anche nei secoli successivi: l’affermazione di una nuova geopolitica. Un vero salto di civiltà. Un nuovo paradigma sociale prodotto da un attore globale emergente: la borghesia cittadina. Una classe sociale, comparsa già nel basso medioevo in tutta l’Europa centro-settentrionale, che letteralmente sviluppò un nuovo modello geoeconomico: dal produrre per l’autoconsumo si passò a produrre per gli altri e per il commercio. Una trasformazione che generò una lunga catena di epifenomeni: la bottega artigiana, l’intermediazione finanziaria per facilitare il commercio, l’espansione delle rotte commerciali, le scoperte geografiche, la cultura universale, l’Umanesimo e la scienza. E’ opportuno notare un importante dettaglio: la bottega era non soltanto luogo di produzione ma anche luogo di formazione per i giovani artigiani ed è certo che l’abilità manufatturiera italiana fra ‘400 e ‘500 raggiunse livelli di eccellenza assoluta.
Una citazione speciale è dovuta ai “mastri vetrai” di Murano che realizzarono le potenti lenti con cui Galileo Galilei, nel periodo in cui insegnava all’università di Padova, potè perfezionare le precedenti rudimentali versioni del cannocchiale. Lo sguardo dell’uomo giunse sino ai confini dell’universo. Nel 1455, ventotto anni prima di Raffaello, il tedesco Johannes Gutemberg aveva inventato la versione occidentale della stampa mediante la tecnica dei caratteri mobili: la cultura scrittografica stava diventando fenomeno di massa. In questa ricca fioritura compare anche la “bottega artistica”.
Raffaello visse pienamente in questa rivoluzione contribuendo, insieme a Leonardo, Michelangelo e tutti gli altri, alla realizzazione della quota mancante: quella che spetta all’arte. Con gli artisti della sua generazione il Rinascimento guadagnò anche una visione.
In questo percorso Raffaello ebbe anche fortuna, quella di nascere ad Urbino da famiglia di artista. Sul finire del ‘400 Urbino era un importante snodo del Rinascimento italiano e il padre Giovanni Santi (il cognome ufficiale “Sanzio” viene da Santi, più o meno come Marzio viene da Marte; la madre si chiamava Maria di Battista) un bravo pittore titolare di una stimata bottega. Il genitore avviò precocemente il figlio alla pratica pittorica e allo studio delle opere di Piero della Francesca, che proprio a Urbino aveva lasciato alcune tra le sue creazioni più belle. Una precocità che valse al talentuoso adolescente un posto nella prestigiosissima bottega artistica del Perugino e non c’é chi non veda nella combinazione ascendente di figure umane, elementi architettonici e vedute naturali, impaginata nella “Consegna delle chiavi” del maestro umbro, motivi ispiratori presenti anche nelle successive opere dell’allievo, quali “Lo sposalizio della Vergine” e persino nella “La scuola di Atene”. Ad appena 17 anni (siamo nel 1500) Raffaello era artisticamente maturo ma mantenne a lungo l’istinto dell’allievo, ricercando e studiando le grandi opere dei giganti contemporanei, Leonardo e Michelangelo in primo luogo. Per diversi anni lavorò come artista itinerante lasciando capolavori in varie città.

Al periodo di Città di Castello appartengono lo Stendardo della Trinità (1499), conservato nella pinacoteca comunale della cittadina umbra, la Pala del Beato Nicola da Tolentino (1500-1501), opera smembrata con parti conservate in vari musei e la celebre Crocifissione Gavari (1502-1503), oggi alla National Gallery di Londra (una parte dell’opera, denominata “predella”, è conservata al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona). Nel 1502 dipinse per la famiglia Oddi di Perugia la Pala con “l’Incoronazione della Vergine” (da non confondere con l’opera omonima di Beato Angelico), trafugata dai francesi nel 1797 e restituita successivamente al Vaticano. Il 1504 è l’anno di uno dei suoi massimi capolavori: lo “Sposalizio della Vergine”, commissionato dalla famiglia Albizzini di Città di Castello; dopo un lungo periodo di sottrazioni, passaggi di mano e vendite l’opera è attualmente alla pinacoteca di Brera a Milano.
Questo periodo, che si potrebbe definire “periodo umbro”, che copre i primi anni del ‘500, fu quello che diede stima e fama a Raffaello. Un contributo importante alla formazione del giovane Raffaello venne anche dai soggiorni toscani; a Siena (tra il 1502 e il 1507), dove collaborò con l’amico Pinturicchio ad affrescare la Libreria Piccolomini e, successivamente a Firenze, attratto, come molti altri artisti, dalla fama dei cartoni preparatori di Leonardo (come quello per la “Battaglia di Anghiari”) e di Michelangelo.
Allora c’era un solo modo per ammirare le opere d’arte: andarle a vedere di persona.
Diversi critici attribuiscono al periodo fiorentino anche il celebre autoritratto. Nella sua itinerante carriera Raffaello mantenne buoni rapporti con Urbino per la quale eseguì varie opere, tra cui il “San Giorgio e il drago” (1505), oggi al Louvre di Parigi e il grande (268×160 cm) “San Michele che sconfigge Satana” del 1518, anch’esso al Louvre. Alcuni storici dell’arte ritengono che le due opere fossero in origine destinate ad un dittico. Per la corte dei Montefeltro di Urbino dipinse i ritratti di Guidobaldo da Montefeltro e di Elisabetta Gonzaga (entrambi agli Uffizi di Firenze).Una quota notevole alla fama di Raffaello viene dalla cosiddetta “serie delle Madonne”; molte prodotte nel periodo toscano. Tra queste si ricorda il gruppo delle Madonne col bambino, la Madonna del Cardellino, la Madonna del Belvedere, la Madonna d’Orleans, la Grande Madonna Niccolini (o Cowper), la Madonna Bridgewater etc. (molti dei nomi derivano dalle collezioni di cui entrarono a far parte), sparse per i musei di tutto il mondo. Il fascino straordinario delle “Madonne” sta nella perfetta ed armonica fusione della normale materna quotidianità di Maria con la sua natura divina. Maternità e divinità a centimetri zero. Al periodo fiorentino appartiene anche la serie dei grandi ritratti, in molti dei quali appare l’influenza leonardesca (come in quello di Maddalena Strozzi) e la celebre “Pala Baglioni”; anche se commissionata dalla famiglia Baglioni di Perugia. Il periodo fiorentino si chiude con l’incompiuta Madonna del baldacchino: sul finire del 1508 Raffaello è chiamato a Roma da papa Giulio II, probabilmente su suggerimento del conterraneo Bramante. Papa Giulio II aveva in mente un grande progetto di rinnovamento artistico ed architettonico di Roma e del Vaticano ed aveva chiamato a sé i più grandi artisti italiani; ma era persona di difficile contentatura. In realtà sembra che Giulio II volesse soprattutto rinnovare la sua residenza privata per allontanarsi da quella del predecessore Alessandro VI (Rodrigo Borgia): “non volebat videre omni hora figuram Alexandri praedecessoris sui” (non voleva vedere in ogni momento la figura del suo predecessore Alessandro”); questa la testimonianza di un cerimoniere papale. Dei nuovi appartamenti papali (oggi Musei Vaticani), quattro grandi saloni sono denominati collettivamente “stanze di Raffaello”. Nelle odierne visite guidate si percorrono nell’ordine: la Sala di Costantino, la Stanza di Eliodoro, la Stanza della Segnatura e la Stanza dell’Incendio. Delle quattro stanze la più celebre è la Stanza della Segnatura, così denominata perché adibita a tribunale (Segnatura Gratiae et Iustitiae); in realtà la più probabile destinazione originaria doveva essere quella di studiolo. Le pareti della Stanza sono infatti affrescate con rappresentazioni dedicate alla filosofia, alla teologia, alla poesia e alla giurisprudenza. Nella parete dedicata alla filosofia compare la celeberrima Scuola d’Atene che fotografa un non troppo immaginario scorcio della giornata dei grandi filosofi della Grecia classica. Nel periodo romano Raffaello contribuì anche al progetto della nuova basilica di S. Pietro, non trascurando la ritrattistica; sono di questi anni anche il ritratto di Giulio II e la celeberrima “Fornarina”. Raffaello aveva ancora un fin troppo alto numero di impegni aperti quando il venerdì santo 6 aprile 1520 morì dopo una breve malattia. “Quanto fu dolce il giogo e la catena delle tue candide braccia al collo mio volti, che sciogliendomi, io sento mortal pena.” Raffaello Sanzio

Mar 20

Copertina de “LA FIERA LETTERARIA” firmata del designer Pietro Camardella (Ferrari)

Il Menotti Art Festival Spoleto nel mese di Febbraio 2020 ha realizzato notevoli accordi di cooperazione in ambito comunicativo in particolare con il Manager e Designer della Ferrari Pietro Camardella per la copertina del Magazine “La Fiera Letteraria”, libro diretto da Luca Filipponi e da Angelo Sagnelli, grafica e comunicazione di Paola Biadetti. Il Magazine editato dalla Kermesse Spoletina sarà pubblicato per il Giugno 2020 ma in questa fase temporale si stanno raccogliendo numerosi approfondimenti e lo speciale che sarà su Andy Warhol e la Pop Art Americana. Per l’occasione il Menotti Art Festival Spoleto (dal 25 al 28 Settembre  2020) ha stretto delle importantissime partenership editoriali, comunicative e culturali con dei network leader negli USA e UK ma con un’influenza straordinaria nel mondo intero: la testata www.frieze.com e con la storica rivista di arte americana Interview Magazine il famoso Magazine fondato da Andy Warhol nel 1969. Soddisfatto il Presidente del Menotti Art Festival Spoleto Prof. Luca Filipponi:”Questo periodo di riflessione ci darà il tempo per realizzare questo speciale e di elaborare altri progetti in partnership con i network e le Fondazioni Americane”

Feb 11

Lorenzo Ludi in evidenza a Roma e Spoleto

In seguito al Premio Comunicare l’Europa per l’impegno sociale Alessandro Ludi è stato protagonista a Spoleto nella presentazione della mostra “Lorenzo è nato Artista” del pluripremiato Artista Lorenzo Ludi.La Mostra attualmente in corso a Spoleto in via della Salara Vecchia 21 nella galleria Caffè Letterario del Sansi sono presenti ben 42 opere dell’Artista spezzino che nel giro di pochissimi anni è emerso nel panorama degli artisti contemporanei (la mostra è stata presentata dal critico Dott. Sandro Costanzi nella giornata di venerdi 7). La galleria resterà aperta fino al 29 Febbraio con le ultime opere dell’Artista che è seguito in maniera attenta e straordinaria sia dagli addetti ai lavori sia dal mondo politico e Istituzionale per i formidabili progetti socio-culturali che si stanno realizzando intorno alla figura di Lorenzo. Lorenzo Ludi è presente oltre che in questa mostra di Spoleto a cura di Luca Filipponi e Paola Biadetti e con il patrocinio del Menotti Art Festival Spoleto e di varie Istituzioni comunitarie, anche a Bruxelles presso il palazzo della Regione Abruzzo in Avenue Louise 210 (mostra prorogata fino al 31 marzo 2020 per i notevoli successi di critica e di pubblico ). Lo stesso artista nel mese di maggio 2020 sarà presente a Venezia nell’ambito del progetto Spoleto Meeting Art Venezia a cura di Paola Biadetti in concomitanza con la presentazione e la promozione della Biennale Internazionale di Venezia dell’Architettura.

 

Feb 07

Successo Internazionale del Premio Comunicare L’ Europa

Si è svolto a Palazzo Ferrajoli di fronte Palazzo Chigi (sede della Presidenza del Consiglio) giovedì 6 Febbraio il Premio Internazionale Comunicare L’Europa 2020 alla presenza di numerosi rappresentanti Istituzionali tra i quali Pietro Alberto Lucchetti e Filomena Maggino della Presidenza del Consiglio. Hanno effettuato significativi interventi Vincenzo Scotti già Ministro degli Esteri e Presidente della Link University, Marco Scurria già Europarlamentare che ha ritirato il Premio per il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il Dott. Umberto Giammaria che ha presentato il progetto di cooperazione culturale della Fondazione TAU, Alessandro Ludi ha esposto le linee della sua Fondazione per il sociale con sede alla Spezia. Sono stati moltissimi gli spunti culturali dell’incontro-dibattito che è stato ben condotto dalla giornalista Elena Pittiglio che ha saputo ben alternare momenti culturali con le performance artistiche e musicali. Da oltre dieci anni il Premio Comunicare l’Europa mette a confronto le Istituzioni Nazionali, Internazionali ed Europee con l’Arte, con la cultura e con il sociale, ma anche con tanti mondi paralleli come quello della cooperazione Internazionale o degli Accademici. Di seguito i Premiati:Agostini Fabio, Ammaccapane Nicola, Ascione Lucia, Asti Paolo, Baldi Fabia, Campanelli Giuseppe, Coen Paolo, Dalla Vecchia Aldo, De Ambrogi Mario, D’ Elia Maurizio, Di Loreto Monica, Esposito Paolo, Fossi Giampiero, Gregori Fabio, Iannotta Giuseppina, Imburgia Alessandro, Rita Boncompagni Ludovisi, Longo Rosalia, Maggino Filomena, Marsilio Marco, Massaro Domenico, Mercuri Santo Raffaele, Micozzi Mario, Nocetti Giovanna, Parisi Antonio, Pavone Mario, Romagnoli Felicità, Scotti Vincenzo, Tabacchino Francesco, Terrone Francesco. Il Premio Speciale per l’impegno sociale e culturale è stato assegnato a: Belardo Maria Debora, Catapano Giuseppe, Di Giorgio Tania, Leone Franco, Lucchetti Pietro Alberto, Ludi Alessandro, Merola Patrizia, Petrino Francesco, Pino D’ Astore Simona. Nel corso della ma nifestazione sono state consegnate le opere dedicate all’evento degli Artisti:Silvio Amato, Rossana Angelini, Paola Biadetti, Silvio Craia ,Tina Bruno, Elisabetta Serafini. La Kermesse è stata arricchita dalle performance artistiche di Alessandro Calonaci (attore), Tania di Giorgio (Soprano), Angelo Sagnelli (Poeta). Ospiti straordinari dell’evento Sylvia Irrazabal responsabile culturale dell’Ambasciata dell’Uruguay e Sara Iannone Presidente dell’Associazione Alba del Terzo Millennio.

Feb 03

Il Premio Comunicare L’ Europa guarda alla coesione ed all’Europa sociale

Da oltre dieci anni il Premio Comunicare l’Europa mette a confronto le Istituzioni Nazionali, Internazionali ed Europee con l’Arte, con la cultura e con il sociale, ma anche con tanti mondi paralleli come quello della cooperazione Internazionale o degli Accademici.Sono tanti gli attori che contribuiscono a celebrare questa giornata nella quale alcune personalità e professionalità vengono premiate per quello che hanno fatto e per quello che stanno facendo con punte di successo e grande apprezzamento.Ma un premio, e soprattutto questo, non può essere solo celebrazione, evocazione o enfatizzazione di un momento, ma vuole essere un “Primum Movens” su un qualcosa di più profondo e nello stesso tempo vuole innescare un profondo dibattimento culturale su problematiche e tematiche di estrema attualità.In altre parole questo Premio vuole avere una forte anima culturale e vuole far sì che conclusa questa attraente giornata, ognuno di noi possa tornare a casa arricchito di spunti culturali, contatti, progettualità ed amicizie.Una sorta di virtuosismo che viene stimolato da una magia particolare che è quella delle “arti” che vanno in scena e che sono come ogni anno le vere protagoniste del Premio Comunicare l’Europa ed allora tutti pronti per questo Premio …ciak si gira , per una nuova Europa.Di seguito i Premiati: Agostini Fabio, Ammaccapane Nicola, Ascione Lucia, Asti Paolo, Baldi Fabia, Campanelli Giuseppe, Coen Paolo, Dalla Vecchia Aldo, De Ambrogi Mario, D’ Elia Maurizio, Di Loreto Monica, Esposito Paolo, Fossi Giampiero, Gregori Fabio, Iannotta Giuseppina, Imburgia Alessandro, Rita Boncompagni Ludovisi, Longo Rosalia, Maggino Filomena, Marsilio Marco, Massaro Domenico, Mercuri Santo Raffaele, Micozzi Mario, Nocetti Giovanna, Parisi Antonio, Pavone Mario, Romagnoli Felicità, Scotti Vincenzo, Tabacchino Francesco, Terrone Francesco. Il Premio Speciale per l’impegno sociale e culturale sarà assegnato a: Belardo Maria Debora, Catapano Giuseppe, Di Giorgio Tania, Leone Franco, Lucchetti Pietro Alberto, Ludi Alessandro, Merola Patrizia, Petrino Francesco, Piano D’ Astore Simona. Nel corso della manifestazione saranno assegnate le opere dedicate all’evento degli Artisti: Silvio Amato, Rossana Angelini, Paola Biadetti, Silvio Craia ,Tina Bruno, Albano Poli, Elisabetta Serafini. La Kermesse sarà arricchita dalle performance artistiche di Alessandro Calonaci (attore), Tania di Giorgio (Soprano), Angelo Sagnelli (Poeta). Ospiti straordinari dell’evento Umberto Giammaria Presidente della Fondazione TAU e Sara Iannone Presidente del’Associazione Alba del Terzo Millennio.

Gen 21

Premio Comunicare L’Europa 2020 e La Città di La Spezia

In questa edizione il premio internazionale comunicare l’Europa parlerà ed affronterà temi del sociale e soprattutto la coesione sociale, che è uno dei tanti temi di estrema attualità in Europa. La Città di La Spezia, sarà tra i protagonisti della cerimonia con l’Assessore Asti Paolo già fondatore e presidente dell’associazione culturale Startè, con cui ha ideato e realizzato progetti di incisione  sociale grazie ad attività laboratoriali in cooperazione con gli artisti e Alessandro Ludi Presidente della Fondazione Ha.Rea Onlus, i due premiati liguri rappresentano due differenti temi che però si rispecchiano e si devono rapportare con pubblico e privato ed hanno dimostrato di affrontare il tema del sociale e della coesione sociale con grande coraggio e spirito di intraprendenza riuscendo ad ottenere importanti e notevoli risultati, a favore di persone con disabilità, portando alla scoperta artistica di Lorenzo Ludi. Con questa motivazione verranno premiati il 6 febbraio 2020 presso Palazzo Ferrajoli, Roma.

Post precedenti «

» Post successivi