Gaspare Bavetta fotografo – Scrivere con la luce

ilcaffeletterario.org/arterutapuuc/gaspare-bavetta-fotografo-la-luce-in-venti-righe/

Senza luce non potremmo parlare di pittura e fotografia. Come il pittore con pennello e colori, il fotografo con la macchina fotografica riesce a descrivere una emozione sfruttando e modellando la luce. Non a caso il termine fotografia deriva da due parole greche “phos” (luce) e “graphis” (scrittura), le due parole unite e tradotte significano “scrivere con la luce”. Non tutti sanno che la fotografia, all’apparenza scienza moderna della ultima ora, in realtà ha origini antichissime. Il documento più antico cui si fa riferimento alla macchina fotografica, chiamata all’epoca “camera obscura” risale al 400 a.C., Aristotele, in una sua opera “De problemata”, la descrive come un ambiente più o meno grande, al buio con un piccolo foro praticato su una delle pareti e recita “La luce che filtra attraverso il foro produce sulla parete opposta, l’immagine del paesaggio esterno circostante, capovolta, offuscata ma riconoscibile”. Oggi le fotocamere hanno raggiunto dimensioni ridottissime, da allora la tecnologia ha fatto passi da gigante. A pensarci bene il bello è che l’uomo in pratica non ha inventato niente, ha solo abilmente imitato un fenomeno da sempre esistente in natura.

This entry was posted in Fotografia, News and tagged , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *