Gaspare Bavetta fotografo –E’ come riempire un bicchiere d’acqua

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Una cosa molto semplice, dal nome all’apparenza complicato e per i meno informati forse anche misterioso è la “legge di reciprocità”, fondamentale per effettuare una foto correttamente esposta. Su di essa si basa il metodo per determinare il “giusto tempo” ed il “giusto diaframma” o la cosiddetta “accoppiata tempo diaframma”. Paragoniamo l’azione di fare una foto a quella di riempire un bicchiere con dell’acqua che esce da un rubinetto e poniamo che la foto e correttamente esposta quando il bicchiere è pieno fino all’orlo, né di più né di meno. Essenzialmente si può agire in due modi; “aprire al massimo” il rubinetto ed il bicchiere sarà pieno in “breve tempo”; oppure “aprire al minimo” per cui il bicchiere sarà pieno in un “tempo più lungo”. Ne consegue che se apriamo il rubinetto a “metà”, affinché il bicchiere sia pieno, sarà necessario il “doppio del tempo” della prima ipotesi o la “metà del tempo” della seconda. Così se lo apriamo di un quarto, sarà necessario un tempo “quattro volte superiore” della prima ipotesi o “quattro volte inferiore” della seconda. Se ne deduce che per riempire il bicchiere se aumentiamo la quantità di acqua diminuisce il tempo necessario e viceversa. Torniamo alla fotografia e paragoniamo la luce all’acqua e il diaframma al rubinetto, per analogia affinché la luce impressioni correttamente il fotogramma possiamo essenzialmente agire in due modi; aprire il diaframma al “massimo dell’apertura“ cui corrisponderà un “tempo breve”; oppure aprire al “minimo dell’apertura” cui corrisponderà un “tempo più lungo”. Ne consegue che se apriamo il diaframma a “metà dell’apertura” corrisponderà il “doppio del tempo” della prima ipotesi o la “metà del tempo” della seconda. Cosi come per il rubinetto, se apriamo il diaframma di “un quarto dell’apertura”, corrisponderà un tempo “quattro volte superiore” alla prima ipotesi o “quarto volte inferiore” della seconda. Anche in questo caso notiamo che tanto maggiore è il diaframma quanto minore sarà il tempo reciproco e viceversa, quindi tempo e diaframma sono inversamente proporzionali. Questa relazione di interdipendenza è detta “legge di reciprocità”, ed è in base ad essa che siamo in grado di determinare la giusta coppia tempo-diaframma o semplicemente accoppiata.

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